Dec 28 2011
Un test clinico che analizza un HIV che del candidato il vaccino conosciuto come lo studio di PUNTO è stato fermato nel settembre 2007 dopo l'analisi provvisoria ha indicato che il vaccino non ha funzionato. Inoltre, le analisi successive hanno indicato che il vaccino ha reso alcune persone più suscettibili del HIV, in particolare persone che hanno avute effettori immuni preesistenti (anticorpi) che hanno riconosciuto una componente del vaccino (sierotipo 5 [Ad5] dell'adenovirus).
Un gruppo dei ricercatori piombo da Juliana McElrath, al Centro di Ricerca Sul Cancro Di Fred Hutchinson, Seattle, ora ha determinato che le persone dallo studio di PUNTO in cui potrebbero individuare tantissime celle immuni (celle di T) rispondenti a Ad5 hanno generato una risposta immunitaria meno robusta al HIV che coloro che ha avuto poche celle di T di Ad5-responsive prima della vaccinazione. Più in modo preoccupante, le celle di T di Ad5-responsive sono state trovate anche per rispondere ad altri adenovirus che stanno considerandi come componenti vaccino invece di Ad5. Ciò che trova implica che i vaccini basati sugli adenovirus all'infuori di Ad5 non potrebbero essere efficaci in persone con tantissime celle di T di Ad5-responsive. Come celebre da McElrath e dai colleghi, questo è qualcosa che debba essere valutato con attenzione in tutto il test clinico futuro di qualunque a vaccino basato a adenovirus, non appena dei vaccini di Ad5-based e non appena ai dei vaccini basati a adenovirus per il HIV.
Sorgente: Giornale di Ricerca Clinica